Ci sono generi musicali legati ad una precisa zona geografica nell’immaginario collettivo e per il country questo luogo è certamente il Texas o al massimo il Tennessee di Nashville. Ecco questa giovane e splendida ragazza vi farà scoprire che il suono e il sentimento del country possono venire da ogni parte, anche dalla sua Providence, Rhode Island.
Ho scoperto per caso e grazie ad un conoscente americano il suo disco, sarebbe stato dura farlo dall’Italia senza internet, e ne sono rimasto affascinato e rapito. Un lavoro che non è un album completo ma come si usa dire è un EP e cioè composto solo da pochi pezzi, cinque, come il suo precedente del 2015 (anche quello chiamato solamente Charlie Marie). La ragazza ha una voce soave e potente che potremmo paragonare ad una novella Patsy Cline, ha imparato da bambina da sua nonna ad apprezzare la sua musica e il country in genere lontana dalle terre natie del genere e la lezione è stata assimilata alla grande. Non è stata sempre lontana dalla vita del Sud, avendo studiato e mosso i primi passi a Nashville e questo forse l’ha introdotta nel mondo del music business e nei circoli live. Live come suona questo disco e anche il precedente, come se i pezzi sgorgassero naturali sotto il portico di casa e venissero registrati in presa diretta. Niente fronzoli, niente incisioni artefatte ma solo vera musica country come si usava negli anni d’oro. Ascoltatevi il primo pezzo Rhinestones, arpeggio pedal-steel e una voce che emoziona, uno dei pezzi più intensi e belli di questo 2019, un’artista che è destinata a mettere Providence nella mappa del nuovo country. Non se ne andrà facilmente come il riff di chitarra di questo pezzo. La successiva Rodeo, una ballata semi-acustica, farà la felicità delle radio texane, romantica ed emozionale, sarà un must per i lenti nei locali di Fort Worth una storia d’amore che ha per sfondo lo sconfinato cielo blu dei rodeo texani. Il disco procede spedito e Countryside è musica dal vivo, è polvere e stivali, è la Nashville di Waylon Jennings e Willie Nelson, un pezzo che è una vera gemma, questa ragazza pare una veterana del suono ed è solo al secondo EP, incredibile la sua sicurezza e la sua maturità. Chapeau! La velocità si abbassa con Shot In The Dark ma non la qualità e la sua stupenda voce ci culla in questo viaggio fra i cieli stellati delle praterie per poi concludere il suo mini-album con un altro brano che rimarrà nei nostri speaker per un pò : Playboy. Una svisata honky-tonk con uno spirito in fondo anche un pò rock and roll, quel rock and roll da bar degli anni ’50, la sua voce siamo certi anche con una band rockettara alle spalle sarebbe credibile e farebbe breccia in molti cuori. Un pezzo country ma con un’anima che tocca altri lidi, bella bella bella! Questa ragazza è già il presente del country e della musica di Nashville, se non perderà la sua carica e la sua voglia di cantare senza artifici diventerà il futuro della musica di qualità americana. Ascoltate la sua ugola da countrygirl e ditemi che non vi emoziona! Super consigliata!