“Tales of Misfortune” – Colby T. Helms (2023)

Ormai sembro un disco rotto e mi ripeto spesso, ma non mi posso esimere dal sottolinearlo ogni volta.

La zona degli Appalachi fra i fiumi e le vallate verdi, sta sfornando, per la musica indipendente, tantissimi talenti che quasi non si possono contare.

Ecco, aggiungete un altro nome all’elenco: Colby T. Helms, direttamente dalle colline del Sud-Ovest della Virginia.

Una zona che, in passato, era piena di vita e lavoro: fabbriche tessili, miniere, ma ormai tutta quella ricchezza è svanita e alla gente è rimasta solo una terra difficile e poche opportunità per uscire dalla povertà.

Colby è giovanissimo e già a 12 anni dopo la perdita del padre per un cancro, aveva trovato nella musica un rifugio per sfogare la sua tristezza e solitudine.

Da completo autodidatta, ha imparato a suonare la chitarra, il mandolino e anche il banjo osservando migliaia di video su YouTube.

La passione per la musica è cresciuta. E’ diventato anche un collezionista di dischi vagando per negozi dell’usato e alla fine la decisione di mettere su una band è stata una logica conseguenza: i Virginia Creepers.

Centinaia di concerti su e giù per le sue terre, lo hanno fatto maturare e gli hanno fatto capire di che potenziale avesse fra le mani.

Posso dirvi, senza risultare blasfemo, che nella sua voce e nelle sue storie così vere e struggenti, c’è tantissimo di quello che si trovava negli esordi del grande Tyler Childers.

La stessa poetica, la stessa voce incisiva e diretta: d’altronde l’aria e l’acqua passano sempre dai “maledetti” Appalachi.

Questo Tales of Misfortune è il suo esordio e, senza ombra di dubbio, questi 8 bellissimi pezzi lo metteranno sulla mappa degli artisti da conoscere.

La produzione è affidata a Billy Hurt che è anche colui che suona in maniera davvero incredibile il violino nelle canzoni che ascolteremo.

Si parte alla grande con First Snow, un pezzo veloce e che sembra uscito da un concerto in un vecchio saloon. Pianoforte e assolo di chitarra in un honky tonk dove si parla dei pensieri che attraversano la mente di Colby, mentre la prima nevicata imbiancata le strade della sua cittadina.

Il malinconico violino di Hurt introduce la ballata Dreaming Again, nella quale la voce di Cody assomiglia tantissimo a quella di Childers. Non solo il timbro, ma il sentimento che sprigiona nelle anime è lo stesso.

Il banjo che si interseca al violino in Higher Ground ci trasporta nelle storie di Helms in maniera naturale e la voce narrante è così incisiva e si attacca alle ossa: ne vogliamo ancora e questo ragazzo non se ne andrà presto dai nostri speaker.

Mountain Brandy prende l’usanza di distillare liquori in casa di contrabbando e la usa per celebrare la vita della gente delle sue montagne e la triste perdita delle sue tradizioni culturali.

Il violino è al solito magia pura. Un pezzo stupendo.

Leanne è una canzone su di un corteggiamento non corrisposto, una di quelle storie che ci immaginiamo ascoltare attorno ad falò, magari sotto un cielo di stelle, mentre questa voce ci entra nell’anima, assieme al suono della sua fantastica band.

Il disco si chiude con Daddy’s Pocket Knife, una ballata country dal ritmo sostenuto che ha nel suono del banjo il suo segreto. Il ritrovamento del piccolo coltellino del padre, è il grimaldello che apre ai migliori ricordi che ha di lui.

Questo ragazzo è un poeta, un poeta che vive ancora nella casa costruita fra i boschi del padre, accudisce sua madre e ogni giorno va a caccia e cerca legna per la stufa di casa.

Tales of Misfortune è un esordio che sicuramente farà la felicità degli amanti del country vero e purificato dall’aria dei Monti Appalachi.

Un disco che porta alla nostra attenzione un giovane talento che da autodidatta, fra i boschi delle sue terre, ha le potenzialità per diventare la prossima leggenda locale.

Una musica che oscilla fra la dolcezza delle acque e del pianoforte e l’asprezza delle montagne e del violino.

Un country annaffiato dal bluegrass e dal liquore di contrabbando, che non vedo l’ora di vedere alla conferma del prossimo disco.

Buon ascolto,

Trex.

Pubblicato da Trex

Sono un blogger e scrittore appassionato di musica indipendente americana. Scrivo gialli polizieschi e ho inventato il personaggio del detective texano Cody Myers.

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