Ecco questa è una delle città di sicuro più difficili da raccontare in un solo capitolo e di certo me ne serviranno altri per racchiudere tutto quello che ho visto, apprezzato e amato di questa affascinante e immensa capitale. Ci sono stato varie volte e di certo in futuro ci ritornerò perchè trovo sempre un motivo per tornare, qualcosa che mi è sfuggito, qualcosa che voglio rivedere o semplicemente per passeggiare lungo la Senna o fra i meravigliosi vicoli del Marais o attorno alla Place du Tertre. Ho provato entrambi i mezzi più utilizzati per raggiungerla, sia il più veloce (aereo) sia il più affascinante ma molto lungo (TGV), se devo scegliere e non ho problemi di tempo il treno è sempre la mia scelta per Parigi, l’arrivo in centro non ha eguali in comodità.
Una cosa certamente mi mancherà se dovessi ritornarci e ringrazio il cielo di esserci stato in passato e averla vista com’era, com’era arrivata a noi dopo il suo completamento nel 1344 e cioè Notre-Dame. Non solo l’interno meraviglioso e accecante, di una bellezza che lasciava senza parole, dai rosoni colorati all’organo, ma anche l’esterno così perfettamente adagiato a fianco del fiume, col suo giardino laterale che ho avuto la fortuna di trovare fiorito in una primavera calda e accogliente, mi viene il magone pensando agli sciagurati eventi che ci hanno privati per sempre di questo capolavoro nella sua interezza e originalità. Questa isola chiamata Ile de la Cité è (stato) uno dei miei angoli preferiti da subito ma anche la vicina Ile Saint-Louis, se le trovate con il clima ideale e siete nei paraggi attorno all’ora di pranzo il mio consiglio è di trovare una delle tante eccellenti panetterie locali e gustarvi una bella baguette col prosciutto seduti su di una panchina ai bordi della Senna, sento già il profumo del pane e il rumore dei piccoli passeri che cinguettando si avvicinano sperando in una briciola caduta. Se proseguite verso sud-est oltre il ponte troverete la famosissima University de la Sorbonne il delizioso Jardins des Plantes, la cui visita vale una breve passeggiata dopo pranzo sopratutto se il clima lo permette. Vi avviso Parigi assomiglia molto a Londra, soprattutto in primavera dove il tempo può all’improvviso volgere da una giornata calda e soleggiata ad una ventosa e piovosa, premunitevi : parola d’ordine cipolla!!! Parlando di passeggiate primaverili mi viene in mente una delle più belle e sottovalutate della città e cioè la Promenade Plantée. Un percorso sopraelevato, nato nel 1998 ad opera di Philippe Mathieux e Jacques Vergely, sulla linea ferroviaria dismessa che dopo il 1859 collegava la Place de la Bastille alla Varenne-Saint-Maur.
Il primo esperimento di questo tipo che diede l’idea ad un altro parco simile a New York City chiamato High Line. Io ci sono stato a fine marzo e devo assolutamente consigliarlo, scendete alla fermata della metro Daumesnil (linea 6 e 8) prendete l’occorrente per un picnic e fatevi questi 4,5 km in mezzo a roseti, magnolie, vasi in fiore e case, runners e biciclette e persone che fanno percorsi fitness. Un’esperienza extra-cittadina rigenerante e suggestiva che termina vicino alla place de la Bastille dove potete proseguire la passeggiata ed arrivare alla mia piazza preferita la quadrata place des Vosges, con le sue piante perfette e dove si affaccia la casa-museo di Victor Hugo.
Nel mezzo del quartiere più suggestivo di Parigi, il Marais, il quartiere ebraico pieno zeppo di vicoli affascinanti e locali dove gustare eccellenti pranzi israeliani e mediorientali. Io mi reco sempre in uno dei più famosi e tipici Chez Hanna, i falafel e hummus sono spettacolari. Questa è una città dove gli amanti di ogni attività diversa sono accontentati e se amate l’arte, il passato e i suoi capolavori non potete esimervi da una lunga ed impegnativa visita al museo più famoso del mondo e cioè il Louvre. Consiglio di segnarvi prima di iniziare cosa volete vedere, una specie di piano d’azione perchè altrimenti rischiate un confusionario e devastante girovagare senza meta, che porta pochi risultati e non apprezzerete le opere d’arte che scorreranno davanti ai vostri occhi causandovi solo mal di testa. Io ormai ho soddisfatto la mia curiosità principale anni fa e cioè da buon italiano vedere quello che il grande Leonardo da Vinci aveva venduto ai francesi, la Gioconda, e ora se ci torno riesco ad apprezzare anche capolavori “minori” ma altrettanto affascinanti. Consiglio numero due per l’ingresso passate dalla galleria di negozi a cui si accede al di fuori della piazza con al centro la Piramide di vetro, quasi zero fila. Se come me siete amanti del Codice da Vinci di Dan Brown obbligo è la visita alla chiesa di Saint-Sulpice, bellissima e imponente, la trovate appena a nord dell’altrettanto bel parco chiamato Jardin du Luxembourg. Altra visita obbligatoria secondo me è quella al cimitero di Pére-Lachaise, un enorme dedalo decadente e affascinante di vicoli e saliscendi che racchiude al suo interno le spoglie di alcuni dei più famosi artisti di ogni arte e di ogni tempo. Io mi sono perso al suo interno varie volte cercando le tombe di Jim Morrison, Michel Petrucciani, Chopin o Edith Piaf, vale la fatica per rendere omaggio ad alcuni degli esseri umani più influenti della storia.
Un altro dei miei luoghi preferiti, sia per passeggiare ed ammirarne panorami, vicoli e personaggi sia la sera per una cena suggestiva è sicuramente il Montmartre, la sua collina e il Sacre-Coeur. Da Pigalle e il suo quartiere “a luci rosse” ormai un’istituzione della città, al Moulin Rouge e le sue ballerine salendo verso la cattedrale e la sua cupola bianca, una salita ardua e faticosa che potete scegliere se fare con una scalinata che pare infinita o con la funivia elettrica. Personalmente adoro la place du Tertre e i suoi pittori, piccole bancarelle e numerosi ristoranti e bar, costosi certo ma il panorama e il fascino valgono la spesa. Parlarvi di tutto quello che ho visto e che vorrei consigliarvi è impossibile o troppo lungo per un solo racconto ma di certo non posso tralasciare o rimandare l’esperienza più incredibile e romantica fatta nei miei viaggi parigini : la cena sul battello lungo la Senna.
Se siete con la vostra/o amata/o dovete assolutamente fare questa sorpresa (io ho fatto così) e prenotare la cena (io ho prenotato sull’ottimo Bateau Califfe). Pietanze squisite, ambiente elegante, panorama serale fatto di luci stupendo e arrivare al dolce assistendo alla “pioggia di luci” della scenografica Tour Eiffel non ha prezzo. Romantico e indimenticabile. Ah dimenticavo la salita alla Tour Eiffel, io l’ho fatta ed è consigliata ma se volete qualcosa di più originale e che vi permetterà di includere la torre stessa nelle vostre foto panoramiche consiglio la salita alla Tour Montparnasse, meno fila e meno cara ma ugualmente bella da fare. Concludo il mio primo racconto sulla stupenda Parigi, che purtroppo negli anni ha subito un declino di pulizia e sicurezza davvero eclatante ma che rimane una meta imprescindibile per gli amanti delle città d’arte e delle capitali. Nelle prossime puntate altri luoghi che ricordo sempre con piacere come il Quartiere Latino o la visita ai meravigliosi palazzi di Versailles.
A bientôt
Trex