“Hayes & The Heathens” – Hayes Carll & The Band of Heathens (2024)

Chi ama la musica di qualità sa che la magia esiste.

Non parlo dell’arte insegnata dalle parti di Hogwarts, ma di quel momento in cui accade qualcosa di difficilmente spiegabile razionalmente.

Una comunione di intenti che si allinea con le stelle e con il destino e crea qualcosa di unico.

La collaborazione fra il cantautore texano Hayes Carll e la rock band di Austin The Band of Heathens, non è nuova.

Hanno suonato assieme tante volte dal vivo in questi 10 anni ed era nell’aria che prima o poi avrebbero unito le forze in studio.

Però parlavamo di magia e quella è arrivata copiosa quando nell’ottobre del 2023 hanno suonato in un posto che è pieno zeppo di polvere magica e cioè Luckenbach.

Da quel momento tutto è fluito naturale e sono venuti fuori 8 pezzi che li fa sembrare una vera e propria band: come fossero assieme da 20 anni.

L’abilità di scrivere canzoni meraviglioso di Carll è nota, così come quella della BOH di scrivere canzoni rock infiltrate dal country texano: assieme tirano fuori dal cilindro un gioiello.

Il disco inizia con un pezzo ironico e incisivo, rock e divertente: Nobody Dies From Weed.

Potreste fermarvi qui e avreste idea di che tipo di musica verrà fuori dagli speaker, ma non ascoltare le successive sarebbe un delitto.

Parte il pianoforte dal ritmo boogie-woogie che introduce Any Other Way e ci si accorge di quanto la classe cantautoriale di Carll sommata all’anima rock della Band of Heathens si completino: divertente, esplosiva e che lavoro alle chitarre amici!

Ed Jurdi e Gordi Quist sembrano nati per suonare con il talento più sottovalutato della musica texana. Che trio!

See How They Run è una ballata rock solare, con un arrangiamento splendido.

Un ritmo avvolgente come il primo caldo sole della primavera: corroborante e piacevole e il bellissimo coro a più voci non fa che regalarci emozioni.

La successiva Nothin’ To Do With Your Love è un blues rock quasi cupo che è forse il risultato più spiazzante di questa collaborazione.

Nessuno di questi artisti ha mai suonato un brano così e forse la magia qui è ancora più evidente: un vero gioiello.

Adoro il lavoro delle chitarre in tutto il disco, ma in questo pezzo anche di più.

Water from Holy Grail è ritmo elegante, è chitarre, è una voce intensa e si chiude con degli assoli splendidi.

E’ una canzone che ci fa pensare che questo “super gruppo”, come usano dire le riviste importanti, non abbia tolto la polvere a questo diamante grezzo: il meglio deve ancora venire. Segnatevi questo mio pensiero.

Carll è l’artista preferito di Shane Smith (Shane Smith & the Saints), ma la successiva Adeline non è una cover, che però avrei ascoltato con curiosità.

E’ una ballata dall’arrangiamento asciutto, quasi acustico e qui la voce di Hayes si trova a suo agio, lui è nato per canzoni del genere. Testo intenso ed emozioni a piene mani.

I’m Gonna Be (500 Miles) è una cover dei The Proclaimers, qui in una veste che sa di country rock e di funk.

In studio con quella naturalezza propria di chi si conosce bene e non ha paura di fare una jam chitarre e voce trasformando un bel pezzo, in una cover magnifica.

Il disco si chiude con un altro pezzo dal ritmo irresistibile: You Can’t Stay Here.

C’è sapore dei Rolling Stones d’annata, quelli di Exhile e non è un complimento esagerato, quel disco, fatte le dovute proporzioni, era nato con questo stesso spirito.

Una collaborazione che ci regala uno dei dischi più originali, freschi e riusciti di questo strabiliante 2024 che non finisce di stupirci.

Sarà difficile smettere di ascoltare queste 8 canzoni e, di certo, non potrete che sperare che, questo gruppo di artisti, si ritrovi ancora in uno studio di registrazione e si abbandoni ancora una volta alla magia che ci ha regalato questo “esordio”.

Quando poi sarete stanchi di queste 8 canzoni, vi consiglio di andare a scoprire la discografia di uno dei più grandi cantautori texani, Hayes Carll, e di una delle più originali e talentuose band texane, The Band of Heathens, non ve ne pentirete.

Il Texas non delude mai.

Buon ascolto,

Trex

Pubblicato da Trex

Sono un blogger e scrittore appassionato di musica indipendente americana. Scrivo gialli polizieschi e ho inventato il personaggio del detective texano Cody Myers.

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